Roma (1881-1891)

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Io mai mai t’ho amata come ora e mai ho amata cosí nessun’altra donna, mai, mai. Tutta Roma oggi mi par vuota, deserta, maliconica come un cimitero

Il periodo romano di Gabriele d'Annunzio

La prima “tappa” italiana della vita di d’Annunzio è a Roma, dove si reca inizialmente per proseguire gli studi, con l’intenzione di iscriversi a lettere. Inizia però a collaborare con i giornali e abbandona la strada universitaria per dedicarsi a quella “vita inimitabile”, coltivando la passione per il “bello”.

A Roma conosce la duchessina Maria Hardouin di Gallese che sposa nel 1883, dopo una fuga d’amore a Firenze di cui avvertì tutti i giornali in modo da finire in prima pagina. L’anno successivo nasce Mario, il suo primo figlio, e nel 1886 Gabriellino, secondogenito. La Capitale è per d’Annunzio anche fonte d’ispirazione per le sue opere: in questi anni pubblica l’Intermezzo di rime, raccolta di poesie, Il libro delle vergini, la sua seconda raccolta di novelle, la novella San Pantaleone e i versi di Isaotta Guttadauro. Sempre qui si innamora di Barbara Leoni con cui vive una grande passione, abbandonando la moglie, e grazie alle emozioni forti e al possesso di questa donna riesce a mettere nero su bianco Il Piacere e il Trionfo della morte, due romanzi che aveva in mente.

Cesare Pascarella e Gabriele D'Annunzio
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