Maria Harduin di Gallese (Mariella) fu sua moglie, ma le donne furono un’altra delle passioni viscerali di d’Annunzio nel corso della sua esistenza. Eleonora Duse (Ghisola), Romaine Brooks Goddard (Cinerina), Elvira Natalia Fraternali Leoni (Barbara), Maria Gravina Cruyllas de Ramazza (Moriccia) e Luisa Baccara (Sirenetta) sono le amanti che ebbero poi un ruolo centrale nella vita sopra le righe di Gabriele d’Annunzio, ma non di certo le uniche.
Gran parte della vita e delle opere di d’Annunzio sono caratterizzate dalla loro presenza. Le donne furono per il poeta fonte d’ispirazione e di tormento: viveva l’amore con passione smodata e con devozione completa all’amata, tanto da farla sentire unica, eletta. Un sentimento che durava fino a che non arrivava il tradimento con la successiva prescelta e dopo essere state sedotte e abbandonate molte delle amanti del vale fecero scelte drastiche nelle loro vite come l’esilio, la monacazione, l’omosessualità, mentre la moglie Mariella tentò anche il suicidio.