Verrà l’inverno nel tuo giardino,
la neve bianca, il vecchio pino,
il tuo sorriso, negli anni uguale,
innanzi al vetro, l’antico viale.
E il tuo orologio, che ad ogni ora,
scandisce il tempo della tua noia,
ad ogni battito, in ogni respiro,
separi i sogni dal tuo destino.
Poi tutto tace, e verso sera,
ricordi timida la primavera,
quei brevi amori, lievi rossori,
memorie fragili di qualche sera.
E folli corse, sempre in salita,
giornate intense, colme di vita,
i primi baci ed il primo amore,
la timidezza che avevi nel cuore.
La prima volta in quella stagione,
tante domande confuse nel cuore,
e quel ragazzo che ti fece soffrire,
quando vent’enne credevi all’amore.
E questo inverno sembra infinito
ora che tutto quanto è passato,
ora che ormai non ricordi più,
la prima estate delle gioventù.
Ora le nuvole danzano liete,
nello scenario della tua quiete,
non hai più dubbi e con te un signore,
che qualche sera ti chiama anche amore.
Ma quelle sere nel buio di un viale,
le grandi imprese, le folli risate,
non torneranno mai più a tormentare,
il lieve tuo cuore come in quell’estate.
Daniele De Marchi
Tratta da danieledemarchi.it – visita il sito Daniele De Marchi – articoli, approfondimenti, musica e poesia.
Successivo