Canzone (Daniele De Marchi)

Una canzone può forse parlare,
di speranze, di sogni, d’amore,
può narrare la storia passata,
della donna a cui è ispirata.

La canzone la rende immortale,
la ritrae nel tempo a venire,
e conserva racchiusa in due rime,
l’entusiasmo o uno sguardo sublime.

La canzone di certo è un segreto,
il cui senso può a volte sfuggire,
e racchiude in se un significato,
che ai pochi è concesso intuire.

E ricorda una sera remota,
uno sguardo, una musica, un’ora,
e racconta una storia segreta,
d’una donna che ora è passata.

II.

E anche se tutto tende a morire,
e il passato ore giace in due rime,
la canzone può farci trovare,

ciò che abbiamo lasciato fuggire.

La canzone ci fa ritornare,
a rivivere il primo amore,
può commuoverci, farci sognare,
o condurci in una stagione.

Può serbare negli anni l’incanto,
di quel bacio rubato al silenzio,
la paura, il tormento, il timore,
l’incertezza nel fondo d’un cuore.

E se tutto dovesse passare,
e l’estate volgesse alla fine,
nelle note di quella canzone,
quell’istante non potrà mai morire.

Può serbare negli anni l’incanto,
di quel bacio rubato al silenzio,
la paura, il tormento, il timore,
d’una bimba che ho chiamato amore.

 

Daniele De Marchi

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